La terapia breve strategica è un approccio molto concreto alla risoluzione dei problemi e proprio per questo utilizza diversi esercizi per aiutarti a raggiungere una soluzione in breve tempo.
Se inizi un percorso di terapia breve strategica già dal primo incontro dovrai fare delle cose pratiche: questi sono dei veri e propri esercizi che dovrai seguire alla lettera per risolvere velocemente il problema che stai vivendo.
Gli esercizi di terapia breve strategica non sono delle esposizioni con prevenzione della risposta o delle esposizioni graduali, che comportano quindi un elevato livello di ansia, ma sono degli esercizi studiati appositamente per essere affrontati da chi soffre di un determinato problema.
La terapia breve strategica ha studiato degli esercizi specifici grazie alla profonda conoscenza di ogni singolo disturbo.
Grazie a questo ogni esercizio di terapia breve strategica è perfettamente
Se sei preoccupato di non riuscire a mettere in pratica gli esercizi di terapia breve strategica ti voglio rassicurare: ogni esercizio sarà calibrato su di te e sul tuo specifico problema.
Ti faccio qualche esempio sui più conosciuti esercizi di terapia breve strategica.
ATTENZIONE:
Nessuna di queste tecniche deve essere applicata se non si è seguiti da uno psicoterapeuta che sappia utilizzarle (e non semplicemente qualcuno che le ha lette in giro o ne ha sentito parlare) poiché il loro esito dipende esclusivamente dal corretto utilizzo che se ne fa. Inoltre applicando queste tecniche a problemi differenti da quelli per cui sono state pensate potresti addirittura peggiorare il problema.
Se fai 1 fai 5:
è uno degli esercizi più conosciuti, si utilizza con alcuni tipi di compulsioni e consiste nel ripetere 5 volte ogni compulsione che metti in atto, grazie a questo esercizio le compulsioni spariscono in breve tempo.
Peggiore Fantasia:
è considerata l’esercizio più efficace sugli attacchi di panico e le fobie, tanto da essere utilizzata anche in altri modelli (che però ne fanno un utilizzo che ne limita tantissimo l’efficacia) ed è probabilmente l’emblema della terapia breve strategica. Consiste nel richiamare volontariamente tutte le proprie paure per un tempo limitato.
Come peggiorare:
bisogna chiedersi: se volessi volontariamente peggiorare la mia situazione, cosa dovrei fare?
Questo esercizio ci consente di individuare quante cose stiamo già facendo che, invece di aiutarci, ci stanno danneggiando. Inoltre ragionando in un modo differente dal solito questo esercizio stimola la creatività consentendo di raggiungere delle soluzioni inaspettate.
Salve ho fatto la terapia breve e in parte ne ho beneficiato,ma poi mi è venuto in dubbio angosciante e cioè se nn sempre eseguo la tecnica del” lo fai 1lo fai 5″che mi è stata consigliata dalla psicologa succede qualcosa?.Insomma nn vorrei che si trasformi in un rituale.La ringrazio e attendo risposta
Salve Sabrina, questa è una paura abbastanza frequente e la cosa migliore sarebbe parlarne con la sua psicologa, quello che posso dirle è che una compulsione programmata a tavolino non può diventare una compulsione vera e propria, ha anzi la funzione di “controrituale” consentendo alla persona di prendere il controllo di ciò che prima era incontrollabile.
Ho fatto caso che scrivendo su un foglio il mio dialogo interiore ho scritto le domande come se fosse una persona esterna a formularle, e le risposte in prima persona. Ma vedo che in genere scrivono dubbi e risposte tutto in prima persona, nel mio caso é come se i dubbi nascessero da una voce esterna alla mia. E ora ho l’ansia alle stelle
Salve Valentina,
innanzitutto chi ha detto che “generalmente scrivono tutto in prima persona”?
Le tecniche di terapia andrebbero seguite con il supporto di uno specialista, se è seguita da un terapeuta questi saprà certamente sciogliere questo dubbio. Io non le rispondo perché dai presupposti potrebbe trattarsi di uno di quei casi in cui le rassicurazioni possono essere dannose anziché aiutarla.
Buongiorno Dott.re Andrea,
Le scrivo per chiederle se può darmi un consiglio.
Ho fatto la terapia breve strategica per ossessioni e compulsioni ed ho lavorato anche con la ritualizzazione dei rituali arrivando a farla per 5 minuti ogni 5 ore fino a non sentirne quasi più il bisogno.
Ora, a terapia conclusa mi chiedo questo: quando mi succede di ricadere in ossessioni che mi spingono alle compulsioni, come dovrei procedere per evitare di ricadere nella trappola?
Ho bisogno di darmi di nuovo un orario fisso oppure c’è un altro modo?
La ringrazio molto per l’ascolto.
Eva
Buongiorno Eva,
credo che si stia concentrando sull’aspetto sbagliato.
Mi spiego meglio.
Se ha fatto un percorso si terapia breve strategica oltre alle tecniche specifiche per i rituali (come la ritualizzazione) le è stato certamente detto sin dall’inizio di non parlare del problema, di non fare ricerche su internet e di non cercare rassicurazioni.
Dato che è arrivata al mio blog immagino che almeno delle ricerche è tornata a farne.
Quindi la mia risposta è più complicata di quello che sembra richiesto dalla domanda.
Prima di tutto il suo terapeuta è la persona a cui rivolgersi per questo tipo di domande, soprattutto perché mi dice che l’ha aiutata a uscire dal doc, quindi non esiti a contattarlo per fare il punto della situazione.
Poi ricordi che se mette in atto quei meccanismi di cui sopra il rischio è di far ricomparire il doc, e questo può essere collegato non tanto ai rituali, ma al contorno: parlare, fare ricerche, chiedere rassicurazioni, eventualmente al coinvolgimento familiare.
Buona giornata, Andrea Iengo.
Ho 23 anni e soffro di ansia costante (iper reattività dell’ amigdala), sto vivendo l’ inferno e solo correre mi calma, ma è un palliativo.. poi torna. Ci sono esercizi mirati? Vorrei avere anche un piccolo sollievo . Grazie
Buongiorno, è una situazione che va approfondita, ma ci sono delle tecniche che potrebbero essere adatte a questa condizione specifica, ma sarebbe necessario un colloquio prima di dare indicazioni che potrebbero non essere adatte.
Il “problema” della corsa è che è un’attività attivante per cui potrebbe addirittura sortire l’effetto opposto, ma ripeto, serve un colloquio.
Salve mi capita spesso che mi vengono dei pensieri di paura del far del male e poi svaniscono ma se vedo determinati oggetti che penso in questi brutti pensieri … ritorna l ansia e la paura. non è una cosa che penso sempre ma solo in certi momenti…potrebbe aiutarmi questa terapia?
Sì in questi casi è molto efficace.
Ho seguito diversi casi come il suo, se vuole trova i miei contatti https://www.terapiabrevenapoli.it/#contatti
Buongiorno,
ho avuto una relazione in passato con un ragazzo, ora abbiamo deciso di rimanere ‘amici’. In realtà per me non è così, sono gelosissima, continuo a stressarlo continuamente per sapere cosa fa, dov’è, se lo vedo con qualcuna sto male, non riesco a gestire quest’impulso e faccio continue domande. So di essere dipendere affettivamente da lui, non riesco a frenarmi dal chiedere, inseguire, farmi rassicurare. Ho paura di perderlo e che mi abbandoni anche se non stiamo più insieme. In questi casi come ci si lavora? Grazie
Non c’è una risposta esatta per tutti, ma in questo caso probabilmente passerei oltre l’idea di essere “amici” perchè evidentemente per lei non è così e lavorerei sul lutto della relazione interrotta.
Questo richiederebbe l’eliminare tutti i contatti con questo ragazzo per fugare ogni ipotesi di ritorno.
In quel modo potrà costruirsi una nuova vita in cui lui non sarà più il centro dei suoi pensieri.
Se la terapia breve strategica non sembra fare effetto (o comunque ha comportato dei miglioramenti molto limitati) che cosa fare? Sono a 8 sedute e ancora non vedo quel cambiamento che mi era stato garantito, gli esercizi di esposizione non riesco a farli sempre perché ho paura di espormi (soffro di agorafobia). E’ un problema della terapia, del terapeuta, mio? Se cambio terapeuta ma rimango sulla TBS non rischio di rifare tutto daccapo e magari di non avere comunque miglioramenti?
Io aspetterei il decimo incontro e ne parlerei con il terapeuta. Nel caso in cui non ci fossero stati risultati significativi (io di solito parlo di questo con i miei pazienti, non di risultati garantiti, ma di cambiamenti che siano visibili a entrambi) di ne parlo con il paziente e suggerisco in genere di cambiare terapeuta, mantenendo lo stesso approccio come primo tentativo.
Tutti sbagliamo e quando sono io a non vedere risultati parto dal presupposto di aver sbagliato qualcosa, ma ovviamente non so cosa, altrimenti non avrei sbagliato.
Per questo il primo suggerimento è di cambiare solo terapeuta, mantenendo l’approccio breve strategico e se poi continuasse a non funziona di cambiare anche approccio.
L’idea è che se cambiamo troppe variabili insieme non svogliamo un buon processo di problem solving.
Ovviamente queste sono solo le mie idee, ne parli con il suo terapeuta che sarà felice di chiarirle tutto!
Salve Dottore
Io sono propensa a provare questa terapia per me nuova. Marzo 2022 ho cominciato ad avere sporadici attacchi d’ansia, fino poi ad arrivare a giugno con intensi attacchi di panico che hanno totalmente cambiato la mia percezione della vita. Svolgo da ormai 7 anni analisi transazionale che purtroppo in questo problema non mi è di aiuto, quindi sono ricorsa per interrompere un estremo terrore ad antidepressivi ed ansiolitici, terapia fatta per breve tempo poi conclusa. Inizialmente mi aiutava la meditazione ora invece mi provoca l effetto opposto. Dopo un po’ di tempo senza nessun attacco di panico ma solo ansia generalizzata, è da un mese che sono ricominciati ed ho messo in atto purtroppo evitamento, gestione della paura e richiesta di aiuto. Lei saprà che questo ha comportato solo un peggioramento.
Ho la necessità di intervenire, stanca dell attenzione data solo all aspetto cognitivo ho bisogno di “persuadere la mia narura”. Chiedo se lei può essermi di aiuto
La ringrazio
La terapia breve strategica da quanto mi racconta potrebbe effettivamente fare al suo caso specifico, avendo già lavorato sulle dinamiche inconsce e provato la meditazione senza sbloccare la situazione, lavorare con tecniche differenti che facciano “sentire” prima ancora che capire è quello che ancora non ha provato.
Può fissare un primo colloquio dal sito https://iengo.as.me dove troverà le date disponibili.
Buongiorno,
soffro di attacchi di panico che sfociano in somatizzazioni ( nello specifico dissenteria), può aiutare la terapia breve strategica in questi casi? Da anni sono seguita da uno psichiatra, sono stata meglio ma in questo ultimo periodo mi è riapparso questo sintomo che mi limita la vita e mi getta nello sconforto totale. Quale approccio è più adatto al mio caso ?
Grazie
Salve, la Terapia Strategica è molto efficace in questi casi. Ho seguito personalmente con soddisfazione diversi casi di panico con somatizzazioni come la sua.
Cosa consiglia di fare quando si ha tanta ansia ? ( agitazione, bisogno di correre o di sdraiarsi a terra per calmarsi .. angoscia .. panico quasi ) .